LA SVOLTA

08/03/2009

POSSIAMO FAR RINSAVIRE LA CASTA?

Per cambiare l’Italia in profondità, bisogna far emergere le risorse, i talenti e l’impegno dei nostri figli, valorizzando la loro voglia di fare e la volontà di costruire un mondo migliore. Premiare il merito diventa allora un fatto educativo essenziale, che svolge un ruolo basilare nella creazione di una coscienza civile. Viceversa, pensare che basti entrare nella "casta giusta" e oliare gli ingranaggi giusti della macchina, per poter salire nella scala sociale, corrode e marcisce la radice del sentire civile e umano.
Questo volume è stato scritto nell’estate-autunno del 2008.

Pagg. 140

VINO NUOVO IN BOTTI NUOVE

27/03/2009

INDAGINE SUL SISTEMA DI OCCUPAZIONE DEL POTERE IN ITALIA

Sono l’impegno e il talento del singolo individuo a trasformare le possibilità condivise con gli altri in una crescita nella sfera scolastica e lavorativa.
In Italia la fedeltà al partito o l’appartenenza ad una rete di parentele ed amicizie è sufficiente a collocare il "raccomandato" in qualunque posto di lavoro. E purtroppo chi non possiede la "raccomandazione", anche se capacissimo, non va da nessuna parte, a meno che non decida di andare all’estero.
Si è giunti a discriminare i possessori di "raccomandazioni" dagli altri perfino nell’iscrizione ai dottorati di ricerca o nell’accesso a facoltà universitarie. La mentalità sottostante a questa discriminazione è massimamente antidemocratica, contraria allo spirito delle pari opportunità da offrire a tutti.
Il merito come formula che associa intelligenza e impegno rappresenta la terapia d’urto per rilanciare in Italia dinamismo e fiducia nel futuro.
Trovare soluzioni e idee innovative per produrre un cambiamento positivo è il punto critico dell’intero libro.
Questo scritto è stato vergato nell’autunno-inverno del 2008-2009.

Pagg. 98

LETTERA AGLI ITALIANI

09/05/2009

L’Italia è stata definita come la società più ineguale del mondo occidentale. Nel Regno Unito, un partito laburista che già covava la "terza via" di Tony Blair come arma per combattere la disuguaglianza sociale, rimpiazzava la lotta di classe con la lotta per le pari opportunità, riconoscendo che la strada del libero mercato e del capitalismo era ormai inevitabile.
L’educazione diventava così la chiave per favorire la mobilità sociale.
I sistemi di valori e le leve utilizzate dalle società meritocratiche ci insegnano che la meritocrazia significa:
• piena responsabilità individuale di cogliere oneri e onori delle proprie azioni
• pari opportunità per tutti nel confronto di tale sfida
• mobilità sociale come misura delle pari opportunità e come strumento elettivo per ristabilire equità e giustizia sociale
• attacco ai privilegi della nascita e al nepotismo
• la solidarietà tra i cittadini è accettata e promossa, in relazione allo sforzo dei singoli di fare del proprio meglio
• il libero mercato è accettato come strumento di generazione di opportunità
Il Pdl ha spostato un anno fa il dibattito politico su questo nuovo fronte della meritocrazia. Ma ora ha deluso profondamente la fiducia degli italiani attraverso quella "mercimoniocrazia" che ha soppiantato la già scarsa cultura del merito della società italiana.
E’ opportuno intervenire per frenare ed estirpare questo fenomeno dilagante.
Ho steso queste pagine fra il 3 e 4 maggio 2009.