18/04/2008

L’IDENTITA’. Il fulcro del processo di guarigione.

La guarigione inizia quando percepiamo fino in fondo la realtà e il dolore di tutte le volte che siamo stati resi orfani dall'esterno, venendo trascurati, maltrattati psichicamente e fisicamente, abbandonati, magari sia pure vivendo in famiglie apparentemente integre. Riconoscendo parti di noi negate, non accettate e non amate, attraverso la risperimentazione delle esperienze disturbanti che le sottendono, possiamo arrivare a sentirci interi, integrati, riunificati dentro noi stessi. Man mano che recuperiamo le nostre parti già "orfane", non abbiamo più bisogno di respingere o opprimere le persone che portano gli aspetti da noi in precedenza banditi e negati, attraverso quel meccanismo di difesa che viene chiamato "proiezione" sugli altri di ciò che viene respinto o rifiutato dentro di noi.
In pratica, attraverso il processo di recupero e di integrazione armonica delle parti di noi escluse e negate arriviamo a comportarci come il padre saggio del racconto biblico del figliol prodigo, che, invece di biasimare e respingere il figlio dopo aver scialacquato l'intero patrimonio, lo accolse amorevolmente con una grande festa.
II percorso terapeutico-evolutivo, tracciato nel volume "// sole risplenderà", di cinque persone che sono venute da me in terapia, è fondamentalmente la storia di questa "reintegrazione" avvenuta ricorrendo anche a particolari procedimenti da me elaborati per favorire questo processo.
Sentendoci parziali, divisi e frammentati, aspiriamo a ricomporre il nostro puzzle e a diventare interi. Tuttavia, l'anelito all'integrità e all'integrazione si proietta all'esterno sul desiderio di un paradiso esteriore; ma solo espandendo la coscienza oltre i confini della realtà dell'Io possiamo trovare ciò che cerchiamo. In effetti, dobbiamo trovare dentro di noi quello che cerchiamo, perché fuori non lo troveremo mai. E per raggiungere questo, dobbiamo rispondere alla sollecitazione ad avviarci nell'avventura evolutiva del Viaggio eroico.
Una volta che abbiamo deciso di intraprendere il nostro Viaggio eroico, siamo chiamati ad affrontare alcune prove che verificano se siamo adeguatamente preparati, ossia se abbiamo imparato le lezioni dell'Innocente, dell'Orfano, del Guerriero e dell'Angelo Custode. In altre parole, se avremo appreso come correggere l'ingenuo ottimismo dell'Innocente con il naturale pessimismo dell'Orfano, avremo il senso pratico per discernere di chi possiamo fidarci e di chi no. Chi può guidarci o appoggiarci e chi, invece, tenterà di sabotare il nostro Viaggio? Non usciremo dalla condizione di Orfani, finché non acquisteremo maggiore capacità di valutazione.
Talvolta ci si può trovare davanti ad una grande sfida o drago, che mette a dura prova il nostro coraggio. Se falliamo nell'impresa, finiamo per dover fronteggiare draghi finché non avremo affilato abbastanza le nostre armi di Guerrieri per poter guerreggiare con destrezza.
Nelle fiabe e nel mito, uccidendo il drago si conquista un tesoro. Soccorrendo qualcuno in pericolo, come fa l'Angelo custode, ci si assicura una specie di protezione magica. Il medicante o la vecchietta che viene aiutata dall'eroe o dall'eroina della fiaba, offre a questi un amuleto che in un momento critico lo salva da situazioni difficili.
E' comunque importante imparare la lezione relativa a quando è bene aiutare e quando ritirarsi. Se aiutiamo gli altri per sentirci importanti, tuttavia, la motivazione ha a che fare con il nostro Io e non si rivela "meritoria". L'aiuto deve uscire dal cuore senza una finalità di ricompensa.
Se prestiamo attenzione alla nostra attività fantastica, possiamo scoprire l'immagine di ciò che stiamo cercando. Le immagini sono dentro di noi e ci portano a sapere chi siamo realmente. Non è mai troppo tardi per iniziare l'avventura evolutiva, anche se a volte si provano molte strade senza risultati apprezzabili e talvolta si fanno anche i sintomi psichici e/o psicosomatici, prima di trovare la strada che cerchiamo.
D'altro lato, l'eroismo consiste, oltre che nel trovare un nuova verità, nell'avere il coraggio di agire sulla base di quella visione interiore. Questo è molto concretamente il motivo per cui negli Eroi il coraggio e l'amore per gli altri devono associarsi allo sviluppo di un forte Io e alla visione, la chiarezza di mente, lo spirito che vengono dall'aver intrapreso il proprio Viaggio e conquistato il tesoro del proprio vero Sé.
Il libro è stato scritto nel 1999-2000, abbinato al volume "Il sole risplenderà".